Crescita personale

Happy Dolphin

 

E' nato come un gioco ed è diventato un libro. Si tratta di 30 regole, semplici, pratiche e divertenti da fare giorno dopo giorno…perché sono le piccole cose che facciamo con costanza, che ci conducono verso grandi risultati.

Happy Dolphin, nel suo piccolo, ti permetterà di migliorare l’autostima, l’autoefficacia, le relazioni sociali e il benessere percepito.

Sperimentando questo libro imparerai a conoscerti di più e ad accettarti (Autostima), ad avere fiducia nelle tue capacità (Autoefficacia), ad avere relazioni più empatiche e soddisfacenti (Relazioni Sociali) e a prenderti cura del tuo corpo e della tua mente (Benessere).

Prima di te l’hanno già testato migliaia di persone con ottimi risultati… Non ci credi? Sperimenta sulla tua pelle queste 30 semplici regole e poi mi dirai….

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La regola del grazie

Quante volte al giorno pronunciamo la parola “Grazie”? Spesso la ripetiamo automaticamente come forma di cortesia, senza rifletterci e senza darle valore. E va benissimo essere cortesi, e ringraziare per cortesia, ma dobbiamo imparare anche a dire Grazie in modo significativo.

Perché dire "grazie” significa esprimere gratitudine ed esprimere gratitudine significa esprimere un sentimento di sincero affetto nei confronti di un’altra persona. Nei confronti di chi ci ha aiutato in un momento difficile, di chi ci ha supportato e ci ha permesso di raggiungere i nostri obiettivi o di chi è stato presente per noi in un momento importante.

Ringraziare è un modo per riconoscere i meriti delle persone che sono al tuo fianco e per farti rendere conto di quante persone importanti ti circondano e danno un valore aggiunto alla tua vita!

La regola del ringrazie è una delle 30 regole di Happy Dolphin. Scopri anche le altre regole che ti aiuteranno ad incrementare autostima e autoefficacia, a migliorare benessere e relazioni sociali. Vai su Amazon e ordina il libro con un semplice click! Happy Dolphin la tua felicità a portata di mano!

Prova emozioni positive grazie al tuo corpo o Utilizza il corpo per provare emozioni positive

Oggi partiamo dal corpo, dal nostro fantastico corpo a cui non diamo mai attenzione se non quando ci fa male. Come dici? Non è così? Proviamo…Ora ti farò fare degli esercizi di consapevolezza del corpo…

Qual è la tua posizione in questo momento? Qual è la tua espressione del viso?

In questo preciso momento, mentre stai guardando questo video nota in che posizione sei? Hai le braccia incrociate o lungo i fianchi? Le gambe sono accavallate? la schiena è curva o dritta? Scommetto che ora che hai fatto attenzione alla tua postura, probabilmente ti sei accorta che stavi un pò storta e ti sei raddrizzata. Ho indovinato vero? Fai caso anche alla tua espressione del viso? Com’è? Seria, corrucciata o divertita? È cambiata dall’inizio dell’esercizio ad ora?

Molto bene, ora che sei consapevole del tuo corpo. Prova a richiamare alla mente, le tue posizioni ed espressioni tipiche.

Prova a ricordarti, solitamente, quale posizione assumi quando ti senti triste, sconfortato o impotente, qual è la tua espressione in questi momenti? Hai richiamato un’immagine tipo? Solitamente quando si è tristi, si adottano delle posizioni di chiusura…è quindi probabile che ti chiudi, ti rannicchi, soprattutto le donne, si fanno piccole piccole, così, magari appoggi la guancia alla mano, abbassi il volto e lo sguardo. Perfino le labbra vanno verso il basso.. Sono sicura che più o meno ti ritrovi.

Quale posizione ed espressione assumi, invece, nei momenti belli, importanti o significativi della tua vita?

Quando sei soddisfatta e orgogliosa di te, quando ti senti vincente? In questi casi si adottano delle posizioni di apertura. Probabilmente in quei momenti, ti alzi in piedi, alzi le braccia al cielo o apri le braccia per abbracciare qualcuno, alzi la testa e sicuramente sorridi. Ci sono andata vicina vero?

Perché ti ho fatto fare questi esercizi? Per dimostrarti come, quando si provano determinate emozioni, il nostro corpo reagisce assumendo posizioni ed espressioni tipiche. In atre parole, le nostre emozioni, e quindi la nostra mente, influenzano il nostro corpo. Se siamo tristi, ci chiudiamo, mentre se siamo felici, ci apriamo.

Ma se è vero che nostra mente influisce sul nostro corpo, è vero anche il contrario, ovvero che anche il nostro corpo influisce sulla nostra mente. Quindi se assumiamo volontariamente e consapevolmente delle posizioni di apertura, riusciamo a sperimentare emozioni positive di sicurezza, gioia e soddisfazione.

Se sorridi, in quel momento ti sentirai felice. Se apri il petto, alzi lo sguardo e le braccia, è possibile che ti sentirai più sicura e soddisfatta di te.

La psicologa Amy Cuddy, docente alla Harvard Business School, ha addirittura parlato di Power Poses, posizioni del corpo che possono farci sentire più capaci e sicuri di noi.

Per cui, mi raccomando, fai attenzione al tuo corpo, sorridi e adotta posizioni fisiche di apertura per cambiare il tuo umore in positivo. Leggi Happy Dolphin per scoprire le Power Poses e tutti gli altri esercizi sul benessere psicofico e ovviamente seguimi sulla mia pagina FB e su Instagram.

 L’elefante incatenato: come liberarsi delle convinzioni invalidanti

Hai presente l’elefante? quel bestione enorme utilizzato come attrazione all’interno dei circhi di tutto il mondo? Ecco, questo mastodontico mammifero possiede un peso, una dimensione e una forza davvero fuori dal comune. Per evitare che scappi, l’elefante viene legato ad un paletto conficcato nel suolo, con una fune leggera che gli imprigiona le zampe.

Mi sembra ovvio che un animale del genere, che sarebbe in grado di sradicare un albero, è sicuramente in grado di liberarsi da quel paletto e fuggire. Ma allora perché non lo fa? Perché non scappa? Ma soprattutto, che cosa lo tiene legato? 

Beh, devi sapere che l’elefante non scappa perché è stato legato a un paletto simile quando era molto molto piccolo…si perché l’addestramento degli elefanti prevede che, i cuccioli di elefante, vengono legati appena nati con delle catene molto pesanti ad un paletto saldamente conficcato al suolo. I piccoli cercano di liberarsi in ogni modo, ma sono troppo deboli per spezzare le loro catene.

Con il passare dei mesi, i piccoli di elefante iniziano a convincersi che non c’è niente da fare e si rassegnano al loro destino. Si arrendono.

Quando l’elefante cresce, possiede la forza per sradicare il paletto, ma non lo fa, non ci prova neanche più perché le esperienze vissute da piccolo, gli hanno insegnato che non può farcela. L’elefante non scappa perché pensa di non poterlo fare. L’impotenza provata in passato, lo ha convinto che è tutto inutile.

Come avrai capito, l'elefante rimane incatenato perché ha dei paletti che non sono più fisici, ma mentali.

E se ci pensi, siamo un po’ tutti come l’elefante, andiamo in giro incatenati a centinaia di paletti che ci tolgono la libertà. Viviamo pensando che “non possiamo” fare un sacco di cose, semplicemente perché quando eravamo piccoli, ci abbiamo provato ed abbiamo fallito. E abbiamo fatto come l’elefante, abbiamo inciso nella nostra memoria questo messaggio: non posso e non potrò mai! Non ci sono riuscito e non ci riuscirò mai!

Ma attenzione perché se è vero che da piccoli, ci siamo sentiti deboli e vittime. Questo non significa che lo siamo ancora oggi. Quando un bambino cresce, diventa un adulto, e gli adulti hanno tante abilità e capacità in più rispetto ai bambini. Quello che vorrei ti ricordassi della storia dell’elefantino è che spesso viviamo considerando solo il passato, ignorando le nuove informazioni che abbiamo e ci sono arrivate durante la crescita. In questo modo non proviamo neanche più a verificarle.

E a questo punto ti chiedo: sei proprio sicuro di non potercela fare? L’unico modo per sapere se ce la puoi fare è provarci! Fatti coraggio e spezza le tue catene ;)

Nel libro di Happy Dolphin puoi trovare questo e altri insegnamenti da seguire e sperimentare! Inizia subito il tuo percorso verso la felicità, ordina il libro su Amazon e per non perderti i miei video seguimi sui miei canali social ;)

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