Crescita personale

Come affrontare la timidezza

Nella società di oggi in cui sembra sempre più importante intrattenere relazioni sociali, costruire e mantenere legami amicali e professionali, perché più relazioni hai, più ti senti forte,  le persone timide e introverse che non amano stare in mezzo alla gente o al centro dell’attenzione, si sentono dei pesci fuor d’acqua!

La Timidezza non è un problema

In realtà la timidezza non è un problema, non è un disturbo, ma è una caratteristica descrittiva della propria personalità. La timidezza può diventare un problema solo se sfocia in un disturbo d’ansia o in una fobia sociale. La differenza è nella quantità del disagio provato nelle situazioni sociali e nel come questo disagio interferisce nella vita della persona. In altre parole una persona timida vive il suo timore degli altri come una normale difficoltà, da affrontare con più o meno impegno a seconda delle situazioni, mentre chi soffre di un disturbo d’ansia sociale percepisce il suo timore degli altri come una paura insormontabile che lo porta a fuggire dalle interazioni con gli altri o a sopportarle con moltissimo disagio.

le persone timide sono tantissime ed erano o sono ancora timidi anche tanti personaggi famosi da inventori del calibro di Albert Einstein e Thomas Edison, da personaggi politici importanti e influenti come Abraham Lincoln a Nelson Mandela, fino ad attori come Brad Pitt e Tom Hanks)

Nella società di oggi nella quale si elogia chi sa stare al centro dell’attenzione, chi sa interagire con tutti, anche con gli sconosciuti, essere timidi, un po’ più in difficoltà quando si deve interagire con gli altri, viene visto come un problema. La maggior parte delle persone timide, considera la sua timidezza un problema, qualcosa di sbagliato, che va nella direzione opposta a quella del mondo.

In realtà la timidezza non è un problema, non è un disturbo, ma è una caratteristica descrittiva della propria personalità. Perché una cosa è essere timidi un’altra cosa è avere un disturbo d’ansia o una fobia sociale. la differenza sta nel fatto che le persone timide hanno timore degli altri e affrontano le relazioni sociali con difficoltà, ma questo non interferisce con la qualità della loro vita, mentre le persone che soffrono di disturbi d’ansia vivono il timore degli altri come una paura insormontabile e questo che li porta ad evitare di avere delle relazioni o ad avere problemi sul lavoro. Per cui in realtà la timidezza diventa un problema solo se noi la vediamo e la viviamo come un problema. Questo capita perché pensiamo di dover essere per forza, socievoli, simpatici, avere la battuta pronta, sapere cosa dire, non essere imbarazzati e così via… e pensiamo che chi è più estroverso e socievole ha delle caratteristiche di personalità migliori di chi è timido e introverso. In realtà non è così e ti mostrerò come i punti di debolezze delle persone timide sono in realtà dei punti di forza che gli altri non hanno.

I timidi sono grandi osservatori

La timidezza ti porta ad osservare di più….Le persone timide interagiscono di meno e osservano molto di più. Per questo motivo colgono aspetti dell’altra persona che le persone più estroverse e desiderose di essere al centro dell’attenzione non riescono a cogliere.

I timidi sono più riflessivi

La riflessività è un aspetto tipico delle persone timide. Queste persone tendono a pensare prima di agire o parlare, evitando così fraintendimenti e situazioni spiacevoli a livello sociale. oltre al fatto che essere riflessivi e cercare dei momenti di solitudine e di pace porta ad essere più produttive e creative.

I timidi sanno ascoltare

In una società come la nostra in cui ci si affanna a dare la propria opinione e il proprio punto di vista, chi sa ascoltare viene percepito agli occhi degli altri come una persona molto piacevole e gentile. Pensate a quando dovete interagire con gli altri, cosa preferite, una persona che vi butta addosso tutte le sue opinioni o una che tende ad ascoltare le vostre? Di fronte a una persona che sa ascoltare, in genere ci si sente accettati e felici di averci comunicato.

I timidi tendono a stabilire amicizie profonde e durature

I timidi non hanno tante amicizie perché fanno fatica a conoscere nuove persone e non essendo inclini a stabilire nuove relazioni, tendono a valorizzare le amicizie che hanno da tempo, dando più importanza alla qualità dei rapporti, piuttosto che alla quantità. Per il fatto che hanno meno rapporti superficiali, andranno di meno incontro ad allontanamenti e delusioni.

Quando pensi che la timidezza sia un problema e ti chiedi come affrontarla, beh parti dai tuoi punti di forza…perchè come avrai capito, la timidezza è un problema solo se la vivi come un problema.

Ted di Susan Cain

 

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