Ansia e Panico

Il primo attacco di panico

 

Il primo attacco di panico…se l’hai sperimentato, più o meno ti sarà capitato che… un giorno qualunque,  mentre eri impegnato in qualche attività, all’improvviso, hai avvertito un dolore al petto e il cuore ha iniziato a batterti all’impazzata, la testa ha iniziato a girarti, il corpo a tremare e a sudare e ti sei sentito come se stessi soffocando, come se ti mancasse l’aria. A quel punto hai pensato “mi sto sentendo male”, “sto per morire”. Ed è molto facile che, in preda a questa sensazione incombente di minaccia per la tua sopravvivenza, hai chiamato un’ambulanza e sei finito in ospedale. Dove ti hanno detto “Guardi, lei non ha niente, il cuore è a posto, è stato solo di un attacco di panico”. 

 E non finisce qui, perché anche se l’attacco di panico si è concluso, sei rimasto spaventato da quello che è successo e angosciato all’idea che potrebbe ricapitare.

 Il rischio che si corre, dopo il primo attacco di panico, è quello di vivere nel terrore e di avere altri attacchi di panico. Cosa puoi fare quindi per evitare questo e ritornare a vivere serenamente? 4 consigli molto importanti su cosa fare.

Dai un significato a ciò che ti è successo

Il primo attacco di panico, non capita per caso, ha un significato ed è importante che tu riesca a capirlo ed inserirlo all’interno della tua storia e della tua situazione attuale. Anche se si manifesta in un momento di tranquillità, è solitamente dovuto alla presenza di una o più situazioni di stress, appena terminate o ancora in atto. Si può trattare di uno stress fisico, come una malattia o un eccessivo sforzo del corpo dovuto a pressioni lavorative. O di uno stress psicologico, come un lutto, una separazione o in generale dei conflitti interpersonali. Capire quello che ti è successo, ti farà focalizzare sul vero problema e ti aiuterà a non avere altri attacchi di panico. 

Sappi che il tuo corpo funziona perfettamente

Anche se durante l’attacco di panico, ti è sembrato che qualcosa non funzionava bene nel corpo, non è così. In realtà, va tutto bene, il tuo corpo, ha solo risposto ad un allarme che in quel momento non sei riuscito a cogliere.

Riporta la tua attenzione all’esterno

Solitamente, la nostra attenzione è diretta agli stimoli che provengono dall’ambiente esterno. Mentre, dopo l’attacco di panico, tendiamo a focalizzarci di più sugli stimoli che provengono dal nostro corpo. Questo atteggiamento di “controllo del corpo” è controproducente. Perché, visto che il corpo è in costante movimento, se dirigi là la tua attenzione, sentirai moltissime sensazioni fisiche e rischierai di interpretarle come segnali di un imminente pericolo di panico. Se ritorni a dare attenzione all’esterno, e smetti di “controllare il tuo corpo”, riduci il rischio di agitarti inutilmente.

Non avere paura

Dopo il primo attacco di panico, rischi di vivere nella paura, nella paura che possa ricapitare. Ma, più hai paura, più è possibile che ti ricapiterà. Le persone che dopo un primo attacco di panico non ne sperimentano altri, sono persone che non si sono lasciate spaventare da quello che è successo e che non hanno modificato la propria vita per paura di avere altri attacchi di panico! Se smetti di temere gli attacchi di panico, smetterai di averne.

Se segui tutti e 4 i consigli e avrai ottime possibilità che quest’attacco di panico, oltre ad essere il primo, sia anche l’ultimo!

 

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